Le Origine del Borgo di Sant’Ambrogio
Sant’Ambrogio è un borgo di antiche origini posto al confine tra le terre dei Burgundii e dei Longobardi, assunse notevole importanza dal punto di vista strategico a partire dal VI secolo.
Il paese, citato in documenti dell’anno 1000, viene donato all’Abbazia di San Giusto di Susa nel 1029, donazione confermata nel 1147 da Amedeo III di Savoia.
Secondo alcuni studiosi le origini di Sant’Ambrogio risalirebbero all’epoca romana, tali infatti sono le ipotesi di Padre «Fedele Savio, che nel 1900, in appendice alla sua Vita di S. Giovanni Vincenzo, illustra brevemente la storia di Sant’ Ambrogio facendone risalire le origini all’epoca romana».
Un altro contributo proviene dal saggio di Don Emilio Rossero intitolato “I sandali dell’arcivescovo”.
Tuttavia non sono state messe in luce evidenze archeologiche che confermino tale ipotesi.
Altri studiosi identificano il paese come la base militare romana di Ocèlum, detto l’ultimo luogo delle Gallie, da cui Giulio Cesare intraprese la sua campagna di guerra contro le tribù degli Elvezi che intimidivano i possedimenti romani in Gallia. Anche in questo caso l’assenza di dati archeologici rende non dimostrabile la suddetta ipotesi basata principalmente sull’interpretazione del passo del De Bello Gallico di Cesare.
La posizione di Sant’Ambrogio ha però certamente influenzato di molto il suo sviluppo dal momento che, trovandosi ai piedi del monte Pirchiriano, è naturalmente sito all’ imbocco della val di Susa dove si crea una strettoia naturale tra i due versanti montuosi della valle.
In questa zona, è certificata la presenza, nel I sec. a.C. del prolungamento della strada romana «costruita da Cozio nel 15 a. C. con l’aiuto di tecnici romani».
La porzione di Sant’Ambrogio era considerata zona di confine, tra il regno ligure-celtico di re Cozio, da cui le nostre montagne hanno preso il nome e il territorio romano.
Indagando sulle origini del nostro paese, ci spostiamo nel periodo storico compreso tra il 374 ed il 568 d.C.. In questo intervallo di tempo «Sant’Ambrogio fu l’estremo baluardo dei Longobardi a fronte del regno franco».
Nella nostra terra furono edificate opere di difesa che sbarravano la Valle dalle incursioni degli eserciti franchi. Il sistema di difesa Longobardo era chiamato delle Chiuse.
Riflettendo sul ruolo militare del nostro territorio era immaginabile la presenza di un borgo, necessario per far alloggiare la guarnigione longobarda, dato che i rapporti con i Franchi erano avversi. Accettando la tesi che i Longobardi furono i primi a stabilire qui un primo centro abitato, dobbiamo pensare che il ruolo del paese era legato prettamente alla funzione militare e alla costruzione dell’opera difensiva delle Chiuse, spesso citate negli editti, come luogo di confine.
Nel momento in cui si sbloccò il confine franco-longobardo, il borgo di Sant’Ambrogio incominciò a svilupparsi come stazione di una delle più importanti via di comunicazione tra l’Italia e L’Europa Occidentale. In conclusione la funzione militare e quella religiosa erano connaturate alla vetta del Pirchiriano, ed hanno avuto un peso importante per la formazione di Sant’Ambrogio.